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Sarah Ferma

L’osteoporosi e l’alimentazione

Cosa è l’osteoporosi? L’osteoporosi è la malattia cronica che altera la struttura ossea e crea quindi una riduzione della resistenza al ‘carico meccanico’, aumentando il rischio di fratture. Ne soffrono in particolare le donne perché l’osteoporosi è legata anche al calo di estrogeni che accade durante la menopausa, che sono fondamentali per le ossa e per l’assorbimento del calcio. Ma esistono altri fattori di rischio, tra cui il fumo, predisposizione genetica, alterazioni ormonali (menopausa precoce, ipertiroidismo, amenorrea per lunghi periodi), basso apporto di calcio e/o vitamina D, eccessivo consumo di alcol, eccessivo consumo di sale, inattività, bassa densità ossea e lunghi trattamenti con cortisone.

Cosa possiamo fare per prevenirla? Molto importante è seguire uno stile di vita corretto, cioè:

1. Adottare un’alimentazione corretta

2. Praticare attività fisica in modo regolare

3. Non fumare

Per quanto riguarda l’alimentazione, la cosa più importante è assicurarsi un elevato quantitativo di calcio e di tutti i nutrienti che favoriscono il suo assorbimento (vitamina D, K e C, magnesio e fosforo).

Alimenti consigliati:

· Latte, yogurt, formaggi freschi e stagionati;

· Verdure a foglia larga, come carciofi, rucola, cicoria, cavoli, broccoli, radicchio verde, bietole, rape e verza;

· Frutta, sia fresca (in particolare gli agrumi) che secca;

· Legumi;

· Pesce e soprattutto pesce azzurro, come acciughe, sardine, salmone, tonno e così via;

· Acque ricche di calcio

Alimenti da consumare con moderazione:

· Caffè;

· Alcol;

· Thè;

· Carne rossa;

· Affettati e salumi;

· Bevande gassate;

· Cibi elaborati e pesce in scatola;

· Sale e alimenti ricchi di sale;

· Ortaggi e altri alimenti ricchi di ossalati, come spinaci, rabarbaro, prezzemolo, pomodori, uva, prugne, cioccolato;

· Alimenti integrali o supplementi ricchi di fibre;

Attenzione:

· Evitare l’assunzione di alimenti ricchi di calcio insieme ad alimenti ricchi di ossalati perché queste sostanze ne impedirebbero l’assorbimento. Ad es. abbinare formaggio e spinaci, significa sprecare una parte del calcio contenuta nel latticino.

· Ridurre l’uso del sale da cucina e di cibi ricchi di sodio (insaccati, dadi da brodo, alimenti in scatola o in salamoia): il sodio in eccesso fa aumentare la perdita di calcio con l’urina.

· Evitare di consumare un’elevata quantità di proteine perché aumentano l’eliminazione di calcio con le urine.

· Non eccedere con gli alimenti integrali o ricchi di fibre perché un giusto apporto è salutare, ma possono ridurre l’assorbimento di calcio.

· Limita gli alcolici perché diminuiscono l’assorbimento di calcio e riducono l’attività delle cellule che “costruiscono l’osso”.

L’intervento nutrizionale deve essere considerato come uno strumento di prevenzione o di supporto all’intervento farmacologico.

Nei casi di osteoporosi una terapia farmacologica deve essere accompagnata da una dieta che fornisca un buon apporto di calcio per rendere più efficace la terapia e limitare la quantità di integratori o addirittura renderne inutile l’utilizzazione.

Vediamo ora quanto deve essere il fabbisogno di calcio e vitamina D durante il giorno:

- Calcio: per le donne con più di 50 anni è di 1,2-1,5 g/die, mentre per gli uomini con più di 60 anni è di 1 g/die;

- Vitamina D: si considerano sufficienti nella popolazione generale valori uguali o maggiori di 20 ng/ml (50 nmol/L), ma si raccomandano livelli uguali o superiori a 30 ng/mL (75 nmol/L) in presenza delle seguenti condizioni di rischio e/o malattie (come per esempio proprio l’osteoporosi)


Dott.ssa Sarah Ferma

Biologa Nutrizionista



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